NUCLEARE: DI PIETRO, GOVERNI SI FERMI O LO FARA’ REFERENDUM (ANSA) – ROMA, 14 MAR – ”Alla luce dei tragici eventi che hanno colpito il Giappone l’Italia dei Valori chiede al Governo di rivedere immediatamente la scelta di realizzare nuovi impianti di produzione di energia nucleare in Italia”. E’ quanto si legge in un’interrogazione a risposta immediata presentata dal gruppo IdV della Camera, a prima firma Antonio Di Pietro. ”Il Commissario europeo all’Energia, Gnther ttinger, – si legge nell’interrogazione – avrebbe convocato per martedi’ 15 marzo 2011 una riunione di esperti sulla sicurezza nucleare dell’Unione Europea per discutere delle conseguenze del terremoto in Giappone, consapevole che ‘tutto cio’ che si riteneva impensabile, in qualche giorno e’ avvenuto’. In Germania, il ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle, ha riferito che la decisione del governo di Berlino, assunta lo scorso settembre, di prolungare mediamente di 12 anni la vita delle vecchie centrali atomiche, potrebbe essere rivista a seguito della crisi nucleare in corso in Giappone. La Svizzera ha sospeso il programma di rinnovo delle proprie centrali nucleari, mentre in Austria il Ministro dell’Ambiente, Nikolaus Berlakovich, ha chiesto la verifica della sicurezza delle centrali nucleari europee. E il Governo italiano, invece di trarre le dovute conseguenze, continua a promuovere l’opzione nuclearista nel nostro Paese, in perfetto isolamento. Appare di tutta evidenza che quanto e’ accaduto in Giappone rappresenti la prova provata del fatto che il nucleare sicuro in Italia e nel mondo non esiste. Nei prossimi mesi si votera’ per il referendum promosso dall’Italia dei Valori contro il nucleare, al fine di abrogare questa pericolosa normativa che intende dare il via libera alla realizzazione di centrali nucleari sul territorio nazionale. Ci auguriamo che il governo si fermi in tempo, altrimenti – conclude – saranno i cittadini a bloccare questa follia suicida”. (ANSA).

E’ da qualche tempo che mi proponevo di scrivere un articolo sul Belvedere di Bergonzano, abbandonato ad un ingiusto degrado dall’amministrazione pubblica e dai propietari dell’immobile. L’altro giorno, mentre accompagnavo degli amici francesi a fare una gita per le nostre belle colline, mi sono reso conto che la cosa non si poteva più rimandare e ho fatto delle foto che testimoniano meglio di qualsiasi parola le condizioni di un luogo che prima di essere un bar o un ristorante, rappresenta un frammento della nostra memoria di cittadini e quattrocastellesi.

Seppure la situazione sia nota a tutti, come succede spesso nel nostro paese, nessuno sembra voler muovere un dito. In effetti a chi può interessare un luogo di incontro, un panorama suggestivo e un posto di ristoro sulla via dei castelli matildici? Non certo ai turisti, troppi per notare un luogo così insignificante. Non certo ai propietari che non muovono un dito nemmeno per raccattare l’immondizia dai cestini ricolmi, non certo agli amministratori pubblici, troppo impegnati ad immaginare un futuro fatto di opportunità turistiche per prendersi cura di un posto come il Belvedere. Non certo ai quattrocastellesi, che con le sedie del locale ci hanno giocato al lancio giù per la collina.

Ma si! Chi se ne frega del Belvedere? A noi interessa il Los Angeles, gli alberghi, i locali che portano guadagno, turismo e quattrini. Chi se ne frega se le colline trasudano di immondizia, di preservativi usati, di pacchetti di sigarette, di bottiglie di birra vuote, di frigoriferi buttati tra le frasche e i sentieri dei cinghiali. Chi se ne frega. Noi vogliamo il risultato immediato. Stiamo solo aspettando una buona offerta. E poi le sapete tutti le ragioni che ci inducono a non muovere un dito. Quando arriverà una bella offerta rimetteremo tutto a nuovo e tutti si dimenticheranno della triste storia del Belvedere. Non preoccupatevi, non indignatevi, ma soprattutto non prendete mai un esempio concreto, un simbolo, per rappresentare il tutto.

Perchè se sceglieste il Belvedere per rappresentare il nostro paese, vi verrebbe da piangere.

Livio

Trasporti pubblici potenziati e incentivati, mobilità casa-scuola assistita e agevolata, finanziamenti per gpl e metano, aumento della rete ciclo-pedonale. Quattro Castella si conferma in prima linea nel promuovere tra i suoi cittadini le buone pratiche di mobilità sostenibile. Anche i dati relativi al 2010 confermano le positive ricadute di queste azioni sul versante della sicurezza, della qualità dell’aria, del risparmio energetico e della riduzione dell’inquinamento acustico.

Il simbolo di questa eccellenza è sicuramente il Servizio di trasporto pubblico “5+”.

Quattro Castella  nel maggio del 2009 decise di scommettere su questo innovativo sistema di trasporto integrato con il servizio pubblico extraurbano tradizionale, investendo risorse economiche ed umane per sviluppare il progetto. 

Ebbene, i numeri ora danno ragione della scelta fatta un anno e mezzo fa.

Il “5+”, dopo il primo periodo di sperimentazione, è diventato un vero e proprio autobus di quartiere scelto dai cittadini come alternativa all’auto per gli spostamenti nel territorio comunale o verso Reggio.  Nei comuni vicini si sono moltiplicate esperienze analoghe (1+ ad Albinea e 4+ a San Bartolomeo) che hanno dato vita a una rete di servizio pubblico integrato che muove ogni giorno centinaia di persone.

“I dati sono eloquenti – commenta l’assessore comunale alla Mobilità, Luca NasciutiIl numero dei passeggeri medio giornaliero del 5+ è passato dai 68 di maggio 2009 ai 107 del mese di novembre 2010. Aumento netto anche per quanto riguarda il numero di passeggeri massimo giornaliero passato da 90 a 147 in un anno e mezzo. Grazie anche all’efficacia della campagna di comunicazione che ha coinvolto direttamente e in modo capillare i cittadini di Puianello e Montecavolo, ci sono giunte richieste di estendere il 5+, che da gennaio 2011 è gestito direttamente da Act”.

Ma non di solo 5+ si alimenta la cultura della mobilità sostenibile a Quattro Castella.

Nei prossimi mesi sarà distribuita a tutti i cittadini una Carta del trasporto pubblico che, sul modello della “Tube map” londinese, illustrerà agli utenti con l’ausilio di una cartina tutte le opzioni di trasporto pubblico, dalle linee extraurbane al discobus, utilizzabili a Quattro Castella.

Anche il Pedibus, il servizio di accompagnamento dei bambini nel percorso casa-scuola sta riscuotendo grande successo. Dopo l’attivazione di quattro percorsi a Puianello, con il coinvolgimento di oltre 100 alunni e 50 volontari accompagnatori, ora il servizio è in fase di attivazione anche a Montecavolo.

Nel 2010, inoltre, sono stati erogati 25.000 euro di contributi per la conversione di veicoli inquinanti a gpl-metano di cui hanno beneficiamo 35 famiglie castellesi. Senza dimenticare che, con una variante urbanistica, è stato realizzato un distributore di metano che, grazie anche alla presenza del Gpl su tutto il territorio, rende ora possibile e facile il rifornimento dei carburanti a basso impatto ambientale.

Stasera, 9/12/2010, al cinema Grasselli di Montecavolo, consiglio comunale aperto per parlare delle conseguenze della manovra finanziaria, del patto di stabilità dell’aumento irpef sul nostro comune.
Siete tutti invitati.
Idv Quattro Castella

http://current.com/e/92749258/it_IT

Negli ultimi giorni si fa un gran parlare dell’istituzione, in ogni Comune dei cosiddetti Consigli Tributari.

Ma cosa sono?

Nonostante le voci che circolano a riguardo, nessuno ha un’idea precisa su cosa siano ne tantomeno di cosa dovrebbero occuparsi in specifico. Si sa che la loro competenza dovrebbe essere la lotta all’evasione fiscale a livello locale, collaborando con agenzia delle entrate fiamme gialle e Inps.

Premettendo che la lotta all’evasione fiscale sia un obbligo improrogabile per il Paese e apprezzando lo sforzo in questo senso, cerchiamo di capire nello specifico di cosa si sta parlando.

Da un documento ricavato dal sito dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani riusciamo a ricavare alcune informazioni utili. La nuova norma, contenuta nell’art.18, dl. 30 maggio 2010 n.78, prevede l’introduzione di questi Consigli entro il 28 agosto 2010. Tuttavia non prevede alcuna sanzione per i Comuni (al di sopra dei 5000 abitanti), che non suppliscano a tale obbligo.

Una criticità riguarda poi i criteri per la costituzione di tali consigli, ripartiti in modo proporzionale (due seggi su cinque spetterebbero alle minoranze) dei rispettivi consigli comunali. In particolare la materia si rifarebbe all’unica norma vigente in materia, un decreto luogotenziale, il n.77, risalente al 1945 e che prevede:

Sono eleggibili a membri dei Consigli e dei Comitati tributari tutti gli elettori iscritti nelle liste, i quali sappiano leggere e scrivere ad eccezione:

a) dei dipendenti dell’Amministrazione provinciale delle imposte dirette e delle tasse ed imposte indirette sugli affari, in attività di servizio, in aspettativa o in disponibilità;

b) dei condannati per violazione delle leggi finanziarie costituente delitto;

c) dei contribuenti morosi per sei rate consecutive al pagamento di imposta erariale o locale definitivamente accertate, finché dura lo stato di morosità e di coloro che non siano assoggettati ad alcuna imposta diretta fino a quando perdura lo stato di non contribuente.

Non possono far parte dello stesso Consiglio o Comitato tributario persone in rapporto di parentela o di affinità entro il terzo grado.

La qualità di componente il Consiglio o il Comitato tributario è incompatibile con quella di consigliere comunale e provinciale.”

Si profila quindi la possibilità, se guardiamo al punto a), di eleggere persone senza competenze specifiche, capacità e conoscenze tecniche adeguate per il conseguimento degli obiettivi prefissi dall’art.18. A meno che una schiera di commercialisti ben disposti non si presenti alle porte dei nostri comuni.

Per quanto riguarda poi l’area di “intervento” di tali consigli: “delineata nella seconda parte dell’art.19 del d.l 78/2010, riguardante la continuazione a regime dell’azione dell’Agenzia del Territorio per l’emersione degli immobili non accatastati, attraverso “un monitoraggio costante del territorio, individuando, in collaborazione con i Comuni, ulteriori fabbricati che non risultano dichiarati al Catasto”. Si tratta di aspetti sui quali è già molto diffusa una collaborazione tra i Comuni e gli uffici provinciali dell’Agenzia, che non sembrano offrire ambiti di particolare rilievo per l’intervento di organi quali i Consigli tributari”.

Questa parte in particolare necessita di una programmazione delle attività molto ben definita in un ambito complesso quale è quello delle regolarizzazioni catastali. A proposito mi è stato ribattuto che chiunque può procedere ad una visura catastale. Questo, devo ammetterlo, lo sapevo anche io, ciò che il tecnico del comune non ha detto è che sulle visure non appare l’abuso edilizio che anzi è da verificare precisamente e con conoscenze adeguate, di tipo tecnico. Inoltre l’abusivismo edilizio è solo una minima parte dell’evasione che spesso è dovuta all’evasione Iva.

Anche gli accertamenti sintetici quindi necessitano di competenze specifiche che non tutti posseggono.

Come diceva giustamente il consigliere comunale Maurizio Gambarelli è necessario affrontare il tema, ma bisogna anche che il governo ci fornisca una più chiara definizione di cosa sono i Consigli Tributari. Inoltre sebbene il provvedimento vada incontro al Federalismo Fiscale, di contro cozza con l’alleggerimento della spesa pubblica voluto dalla finanziaria 2010. Questi Consigli infatti avranno un costo di gestione oltre che una giusta retribuzione per chi ne farà parte.

Unica nota positiva è la quota, pari al 33%, che si prevede aumentare al 50% a decorrere dal 2011, spettante ai comuni che abbiano contribuito all’accertamento e in Italia non è cosa da poco.

La discussione è aperta speriamo di capirne di più nelle prossime settimane.

Livio Lazzari

Salve a tutti
Martedi 14 settembre 2010, si è tentuto il congresso giovani idv della provincia di Reggio Emilia.
Con 28 voti contro 6 della diretta “avversaria”, Viola Pascarella, sono risultato vincitore.
Con l’augurio di poter svolgere un buon lavoro e di essere utile alla comunità mi ripropongo di seguire i punti della mozione presentata e di essere a disposizione di tutti coloro che volessero avvicinarsi al mondo giovanile del partito e della politica.
Cordiali saluti

Livio

Buongiorno a tutti,

Su queste pagine si è parlato più volte della situazione economica dei Comuni italiani in generale, con una particolare attenzione all’indebitamento degli enti locali maturato nel corso degli ultimi anni. Situazione che, nonostante i toni allarmistici degli ultimi giorni, preoccupa la maggior parte degli economisti nostrani già da tempo e che vede una sostanziale omogeneità sul nostro territorio con casi clamorosi come Catania, Milano, Roma, Taranto etc.

A Quattro Castella, come ci è stato comunicato in consiglio di maggioranza, la manovra finanziaria picchierà duro soprattutto sui tagli alle spese correnti, e sul peggioramento del saldo del Patto di stabilità, quindi sulla capacità di pagamento degli investimenti in corso e di quelli a venire, calcolato, molto semplicisticamente, sulle entrate e sulle uscite annuali del nostro Comune.

Il documento comunale diramato dal Quinto Colle alla stampa ed apparso sull’ “Informazione”, sabato 3 luglio scorso, anticipa quello che sarà il destino comune di molti altri enti locali che dovranno fare i conti con la manovra finanziaria in corso, con un eccessivo indebitamento e con le regole del patto di stabilità sempre più ferree, trovandosi in grosse difficoltà anche nei settori base come quello della manutenzione ordinaria della cosa pubblica.

Purtroppo non ci sono ne vincitori ne vinti ma solo una situazione instabile e precaria di cui ben presto capiremo gli effetti. Per arginare i danni è necessario che l’Amministrazione si attivi affinchè vengano tagliati quei servizi non indispensabili che richiedono un dispendio di energie eccessivo data la situazione. A malincuore riconosco che anche Italia dei Valori dovrà impegnarsi a Quattro Castella a rivedere gli impegni assunti nei settori di competenza quali ad esempio i gemellaggi, che vista la situazione possono attendere giorni migliori. Inoltre ci sono voci di bilancio che devono essere riviste a ribasso e quindi tagliate, in particolare gli acquisti che gravano sulla spesa per una cifra pari a 1.028.742 euro. Il Sindaco si è impegnato a tagliare il tagliabile, purtroppo non sembra sufficiente.

Livio Lazzari

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